Progetto Educativo

Progetto Educativo - I cubi Giocando S'impara è un'oasi felice in cui il bambino può crescere serenamente, imparando ad esprimere se stesso e a condividere spazi e cose con i coetanei nel rispetto reciproco. Abbiamo posto la massima attenzione nel definire alcuni punti chiave del nostro progetto educativo, attorno ai quali ruota ogni attività proposta.

CENTRALITA' DEL BAMBINO

Porre il bambino al centro del progetto formativo significa riconoscerlo e valorizzarlo nella sua unicità, considerarlo come soggetto attivo e competente fin dalle prime ore di vita e capace di apprendere in situazioni progettate per il raggiungimento di obiettivi specifici. Compito dell'educatrice sarà quello di elaborare percorsi formativi personalizzati che rispettino tempi, modi e fasi di crescita di ogni singolo bambino.

INSERIMENTO

L'inserimento di un bambino rappresenta uno dei momenti più delicati e significativi della sua crescita. La durata media di un buon inserimento è di 6/7 giorni: i tempi però vanno stabiliti in base alle reazioni dei bambini (può prolungarsi fino ad un mese).
Il primo approccio con il bambino e la famiglia avviene al momento dell'iscrizione che dà ai genitori la possibilità di conoscere la struttura e le educatrici. In questa occasione i genitori potranno raccontare le abitudini del bambino e ricevere tutte le informazioni necessarie rispetto all'organizzazione e alla gestione del servizio educativo.
Inserimento - Abaco
Successivamente inizia l'inserimento vero e proprio secondo le modalità concordate con le educatrici.
Nei primi giorni è richiesta la presenza "partecipante" del genitore che aiuterà il piccolo a esplorare il nuovo ambiente e a interagire con i coetanei. Dopo i primi giorni viene proposto al genitore di allontanarsi gradualmente dal bambino. Quando è avvenuto il vero e proprio distacco sia fisico che psicologico dal genitore, si fa più impegnativo il ruolo dell'educatrice, che attraverso un progressivo avvicinamento al bambino, dovrà accogliere e contenere le difficoltà, le paure, le scoperte, i desideri del piccolo, favorendone l'espressione e la comunicazione.

PROGRAMMAZIONE

La programmazione educativa consiste nell'elaborazione degli interventi educativi in funzione delle esigenze di ciascun bambino e nella predisposizione delle condizioni più idonee ad uno sviluppo armonico della corporeità, intelligenza e affettività del bambino stesso. La programmazione, perciò, non può essere assolutamente rigida, ma deve essere costruita intorno al piccolo, per adattarla ai suoi ritmi di sviluppo e ad eventuali bisogni o difficoltà impreviste, che richiedono di riprogrammare nuovamente le attività.

GIOCO

Il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo formativo determinante per lo sviluppo della sua identità. Quando diciamo che il bambino piccolo gioca, in realtà sta imparando tutto sul mondo. Per questo le attività educative devono essere espresse in forma ludica, per stimolare l'interesse del bambino e renderlo partecipe.
Nel gioco il bambino sviluppa i sensi, la manualità, la coordinazione, la musicalità, la socializzazione, la cooperazione, il linguaggio, l'autonomia e la fiducia in se stesso. Con il gioco, inoltre, il bambino inizia a comprendere come funziona la realtà: che cosa si può fare e che cosa no e quali sono le regole comportamentali.
Il compito dell'educatrice è quello di predisporre occasioni di gioco strutturato e quindi di apprendimento, che offrono ai bambini uno spazio in cui possono conoscere, esplorare e sperimentare con oggetti, materiali e tecniche definite in base agli obiettivi pedagogici prefissati. Però il bambino è anche libero di scegliere il gioco che vuole fare o da solo o con i coetanei e in questo caso l'intervento dell'educatrice è limitato a favorire l' autorganizzazione.